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Cause e soluzioni per le foglie gialle delle piante di marijuana

Cause e soluzioni per le foglie gialle delle piante di marijuana

A volte, i coltivatori si accorgono della comparsa di foglie gialle nelle loro piante di marijuana. La cosa più importante è essere in grado di identificare le cause e i motivi di questa situazione e conoscere le possibili conseguenze sulla coltivazione. Per questo motivo, noi di Sweet Seeds® ti spieghiamo le quali sono le cause e le soluzioni per le foglie di marijuana gialle.

Nella maggior parte dei casi, la comparsa di foglie gialle nella cannabis indica la presenza di un problema sulla pianta. Tuttavia, non deve essere sempre un motivo di preoccupazione. Di seguito, ti spieghiamo le principali cause di questa situazione e come risolverla.

Se hai mai notato foglie giallastre sulla tua pianta di marijuana, continua a leggere perché questo articolo è di tuo interesse!

Cause delle foglie gialle

La comparsa di foglie gialle sulla tua pianta di marijuana potrebbe essere dovuta a diversi fattori, come ad esempio: una cattiva regolazione del pH, che causa il mancato assorbimento di alcuni minerali; un’irrigazione eccessiva o una carenza di sostanze nutritive, solo per citarne alcuni. Tutte queste cause indicano che la pianta non produce abbastanza clorofilla e non è in grado di svolgere correttamente la fotosintesi.

Questo sintomo potrebbe indicare che c’è qualcosa non va nella pianta. Per aiutarti a individuare e risolvere il problema, ti spieghiamo ciascuna delle possibili cause. Tieni presente che potrebbe anche trattarsi di qualcosa di naturale e desiderato, a seconda della fase in cui si trova la coltivazione.

1. Irrigazione insufficiente o eccessiva

Sia irrigare in eccesso sia una eccessiva carenza di acqua potrebbero causare l’ingiallimento delle foglie. In entrambe le situazioni, la soluzione è nelle tue mani. Non dovrai fare altro che verificare di quanta acqua hanno bisogno le piante e quando bagnarle. Piante piccole e con radici poco sviluppate hanno un fabbisogno idrico ben diverso rispetto a piante grandi e adulte.

Ecco alcuni sintomi che accompagnano l’eccesso o la carenza di acqua, che potrai notare sulle tue piante se le innaffi in maniera inadeguata, causando l’ingiallimento delle foglie:

  • Foglie cadenti: in questo caso, controlla se il vaso è pesante o se il terreno è asciutto, per valutare se è necessario innaffiare.
  • Foglie pallide e fini: la causa è un’annaffiatura insufficiente. Questo fenomeno tende a verificarsi in modo non uniforme, a differenza di quanto accade con le annaffiature eccessive.
  • Comparsa di un colore giallo sulle foglie: se è generalizzato su tutta la pianta, è dovuto solitamente a un eccesso di acqua.

Per evitare un’irrigazione errata nelle tue coltivazioni, ti consigliamo di:

  • Utilizzare substrati di qualità, per garantire un miglior drenaggio. Puoi migliorare il drenaggio aggiungendo perlite o argilla espansa o mettendo dei ciottoli sul fondo del vaso.
  • Utilizzare vasi di dimensioni adeguate alla grandezza della pianta. Esistono anche vasi aerati, come i vasi Airpot, che aiutano molto a ossigenare le radici e a evitare i ristagni d’acqua.
  • Evitare di innaffiare continuamente, perché potresti causare la perdita di stabilità delle piante, la mancata aerazione delle radici e la comparsa di malattie fungine sulle radici. È importante intervallare le innaffiature in modo da consentire al substrato di asciugarsi, senza arrivare a causare stress idrico, cioè senza che le foglie perdano la loro lucentezza per mancanza d’acqua.

Come riferimento, per una coltivazione di 1 m2 con tutti i parametri ottimali, in vasi da 7 litri: nelle piante piccole, irrigare con mezzo litro d’acqua ogni 4 o 5 giorni sarà più che sufficiente. Nelle piante adulte e ben formate, si può somministrare circa un litro l’acqua ogni 2 o 3 giorni.

Un accorgimento che dà spesso buoni risultati è bagnare con poco più del 10% delle dimensioni del vaso. Ad esempio, un vaso da 7 litri con una pianta adulta va innaffiato con 0,8 litri di soluzione nutritiva. E, soprattutto, non dimenticare di prendere in considerazione il peso del vaso prima di annaffiare, per capire se il substrato è bagnato o asciutto.

Non bisognerebbe bagnare la pianta fino a quando almeno i primi due centimetri della superficie del terreno non sono asciutti.

Tieni presente che la cannabis riesce a tollerare molto bene la siccità, è quindi preferibile lasciarla per qualche giorno con un po’ di sete piuttosto che inzupparla troppo. Le conseguenze, in quest’ultimo caso, potrebbero essere fatali.

Ma anche i periodi di siccità troppo prolungati, che causano un forte stress idrico alla pianta, causano la morte di gran parte dell’apparato radicale, compromettendo gravemente la capacità della pianta di assorbire acqua e nutrienti dal substrato.

Una siccità grave causa anche il deterioramento delle proprietà del substrato, che perde parte della sua capacità di assorbimento dell’acqua e gran parte della sua vita microbiologica (funghi e batteri benefici).

2. Eccesso di luce

Un altro motivo per cui le foglie della tua pianta di marijuana potrebbero ingiallire è l’esposizione delle piante a una luce eccessiva, un caso molto comune è quello di posizionare le lampade a una distanza troppo ravvicinata. Questo causa le tipiche bruciature con sistemi potenti come LEC o HPS, ma anche con i LED, che generano meno calore, ma hanno una grande potenza luminosa.

L’ingiallimento o clorosi della parte aerea tende a verificarsi quando le foglie vengono sovraccaricate in un breve periodo di tempo. Tieni presente che la cannabis è in grado di assorbire una quantità limitata di lumen, ciò significa che, se esageri, le piante mostreranno bruciature o clorosi. Per darti un’idea di quanti lumen può assorbire la tua pianta:

  • Talee/piante giovani: 5000/10.000 Lux (lm/m²)
  • Fase di crescita: 15.000/50.000 Lux
  • Fase di fioritura: 50.000/75.000 Lux

Per misurare i lumen, esistono dispositivi come il luxmetro o il fotometro, usati anche in fotografia. In alternativa, puoi usare app per gli smartphone che, pur se meno precise, possono essere di grande aiuto.

Allo stesso modo, per risolvere questo problema è necessario allontanare le lampadine dalle piante con foglie ingiallite. La cosa migliore da fare è seguire le istruzioni di ogni produttore per assicurarsi di non esagerare, né in un senso né nell’altro. Tieni presente poi che la mancanza di luce fa perdere vitalità e colore alle foglie.

3. Carenza di potassio

Il potassio è uno dei nutrienti più importanti per le piante di marijuana, in quanto svolge un’importante funzione di catalizzatore per alcuni processi metabolici, quali:

  • Fotosintesi
  • Sintesi di proteine e aminoacidi
  • Aumento del volume, della densità e del peso delle cime
  • Aumento della resistenza e della consistenza della pianta
  • Insieme al fosforo, aumenta la robustezza e la resistenza delle radici
  • Agisce anche come agente anti-gelo, offrendo una maggiore resistenza contro le gelate
  • Favorisce la produzione di terpeni

La carenza di potassio nelle piante di marijuana si manifesta con i seguenti sintomi:

  • Le foglie più vecchie soffrono di clorosi, cioè appaiono pallide e giallastre
  • L’ingiallimento parte dalle punte e dai bordi delle foglie, per poi estendersi alla sua interezza
  • La pianta è debole e poco resistente
  • Gli steli diventano deboli e molto fragili

Per rimediare alla carenza di potassio, è possibile adottare le seguenti misure:

  • Usa concimi che contengano una quantità sufficiente di potassio nella loro formulazione, oppure un concime specificamente formulato per risolvere le carenze di potassio. Quando usi questi prodotti, segui sempre le istruzioni del produttore, poiché esagerare con i concimi potrebbe far sì che si blocchino a vicenda.
  • Controlla l’apporto di calcio e azoto alla pianta, in quanto diminuiscono l’assorbimento del potassio.
  • Se pensi che ci sia un eccesso di Sali minerali nel substrato, che causa un blocco nell’assorbimento, lava le radici e poi applica nutrienti di qualità ricchi di azoto, fosforo e potassio.
  • Aspetta che la pianta si riprenda e monitora lo sviluppo di nuove foglie, verificando se il problema è stato risolto.
Foglia che mostra la fase iniziale di una carenza di azoto
Foglia che mostra la fase iniziale di una carenza di azoto

4. Carenza di azoto

In caso di carenza di azoto, la prima conseguenza notevole è la comparsa di macchie gialle e di una decolorazione generale sulla parte inferiore delle foglie alla base della pianta. Inoltre, toccandole, si noterà che hanno una consistenza molto morbida e che si staccano facilmente da sole. Questo problema si presenta solitamente nella fase di crescita o all’inizio della fioritura.

I principali sintomi di carenza di azoto in una pianta di marijuana sono:

  • Le foglie inferiori mostrano un colore povero e più chiaro, finendo con macchie gialle, e iniziano a cadere abbondantemente
  • L’ingiallimento delle foglie può arrivare a coprire l’intera pianta. Ma ricorda che parte sempre dalla base e sale verso l’alto, consumando i nutrienti presenti sulle foglie
  • Inoltre, le foglie colpite potrebbero arricciarsi
  • La pianta avrà un aspetto spento
  • La fase di fioritura può essere prematura e con scarsa produzione

Se vuoi risolvere la carenza di azoto che causa la comparsa di foglie gialle, prendi nota dei seguenti consigli:

  • Assicurati di fornire alle piante una quantità sufficiente di sostanze nutritive ricche di azoto.
  • Trasferisci la pianta di cannabis in un vaso più grande per fornire nuove sostanze nutritive con un buon substrato ben ossigenato.
  • Aggiungi azoto solubile all’acqua di irrigazione. Questo aumenterà l’assorbimento dell’azoto da parte delle radici e la pianta riacquisterà il suo colore verde.
  • Usa piante simbiotiche, come le leguminose, che formano associazioni con batteri che fissano l’azoto. Questi batteri convertono l’azoto atmosferico in forme utilizzabili, arricchendo il terreno e favorendo la crescita delle piante.
  • Monitora quotidianamente le tue piante. L’individuazione precoce della carenza di azoto consentirà una ripresa più rapida.
  • Le piante tendono a riprendersi dopo circa una settimana dall’apporto di azoto. Tuttavia, le foglie ormai ingiallite non si riprenderanno e dovranno essere rimosse.
  • Se coltivi all’aperto, puoi applicare regolarmente del compost.

5. Ingiallimento dovuto all’impossibilità di assorbire i nutrienti

Eccesso di sali minerali nel terreno

Potrebbe essere dovuto all’uso di acqua con un alto contenuto di sali o all’uso eccessivo di fertilizzanti, soprattutto nelle coltivazioni in vaso o nei substrati riutilizzati. L’eccesso di sali può accumularsi nel substrato, interferendo con la capacità delle radici di assorbire i nutrienti e causando lo scolorimento delle foglie e la comparsa di macchie o bruciature.

Terreno riutilizzato o proveniente da coltivazioni precedenti

Nei terreni riutilizzati o nelle aree in cui sono state portate avanti diverse colture, gli accumuli di sali e di nutrienti residui possono influire negativamente sull’assorbimento, con le stesse conseguenze descritte sopra.

Concimazioni eccessive

Un’applicazione eccessiva o sbilanciata di fertilizzanti può causare un blocco nell’assorbimento di alcuni nutrienti essenziali. Ciò provoca ingiallimenti in alcune parti o in tutta la pianta, bruciature, macchie e deformazioni fogliari.

Possibili soluzioni

1. Lavaggio delle radici in vaso

  • Per effettuare un lavaggio delle radici in vaso, bisogna bagnare con acqua abbondante per rimuovere i Sali minerali in eccesso accumulati nel substrato.
  • L’aggiunta di enzimi al substrato può contribuire a rompere i residui organici e i sali e facilitare il processo di lavaggio.

2. Regolazione dell’irrigazione e della fertilizzazione

  • Controllo del valore di EC dell’acqua: utilizzare acqua con valori adeguati di EC per evitare un eccessivo accumulo di sali.
  • Concimazione bilanciata: assicurarsi di applicare i fertilizzanti in modo equilibrato e seguendo le raccomandazioni per la specifica fase di crescita della pianta.

3.   All’aperto in terra

  • Anche se in questo caso potrebbe essere più difficile da eseguire, il lavaggio del terreno può contribuire a ridurre l’accumulo di sali. Tuttavia, l’efficacia può essere limitata rispetto alle coltivazioni in vaso.

4.   Monitoraggio continuo

  • Analisi del suolo: analizzare regolarmente il suolo per valutare la concentrazione di sali e di nutrienti e adattare di conseguenza le pratiche colturali.

È fondamentale adattare le soluzioni alle condizioni specifiche della coltivazione e monitorare costantemente la salute delle piante per evitare problemi ricorrenti.

6. TTemperatura inadeguata

Come ben sappiamo, la temperatura e l’umidità sono, oltre alla CO2, alla luce, all’acqua e ai livelli di nutrienti, due dei fattori principali per il corretto sviluppo delle piante di marijuana. E, a seconda del caso specifico, potremmo trovarci con temperature basse o molto alte e umidità relativa al di fuori dei parametri ottimali.

Il vaso di questa Cream Caramel® (SWS04) è stato avvolto con dell’alluminio in modo da schermarlo dai raggi diretti del sole.
Il vaso di questa Cream Caramel® (SWS04) è stato avvolto con dell’alluminio in modo da schermarlo dai raggi diretti del sole.
  • Temperature inferiori ai 10 °C sono tra i fattori che potrebbero causare la comparsa di foglie gialle sulle piante di cannabis.
  • Per coltivazioni indoor, la soluzione è semplice: aumentare la temperatura nella grow room. Per farlo, possiamo usare coperte elettriche, stufe o aumentare la potenza della luce nel locale.
  • Se, invece, coltivi all’aperto, dovrai proteggere le tue piante con dei teli di plastica o avere una serra.
  • Anche una temperatura troppo elevata causa foglie gialle e secche
  • Se la temperatura supera i 28 °C, può limitare la fotosintesi, compromettendo la crescita della pianta.
  • Per coltivazioni indoor, oltre ad aumentare l’estrazione di aria, è possibile usare ventilatori supplementari o aria condizionata per abbassare la temperatura e migliorare il ricircolo
  • Per coltivazioni outdoor, assicurati di garantire un po’ d’ombra alle piante, magari usando apposite reti per uso agricolo. Se, inoltre, coltivi in vaso, è consigliabile che questi siano di colore chiaro per riflettere i raggi solari, oppure fare ombra sul vaso con del cartone o strumenti simili per evitare che i raggi del sole li colpiscano direttamente.

Il deficit di pressione di vapore (VPD) è il rapporto tra la quantità di umidità presente nell’aria e la quantità di umidità che l’aria può trattenere quando è completamente satura. Si tratta di un valore determinato da temperatura, velocità del vento e umidità relativa. In ambienti caldi e secchi, le piante traspirano di più e tendono a chiudere gli stomi per trattenere l’acqua al loro interno, il che potrebbe causare bruciature e scolorimenti.

In condizioni di freddo e alta umidità, un VPD basso può portare alla chiusura degli stomi, alla formazione di acqua sulle foglie e a un aumento del rischio di asfissia e di attacchi di funghi opportunistici.

Di seguito troverai una tabella che aiuta a capire il rapporto ottimale tra umidità e temperatura.

Tabella VPD

Altre cause

Oltre alle cause sopra citate, possono esistere altri motivi per la comparsa di foglie gialle sulla tua pianta di marijuana. Questi sono:

  • Comparsa di parassiti e malattie come la septoriosi, i tripidi, i moscerini dei funghi ecc.
  • Uso di substrati di scarsa qualità. Questo può rappresentare un grosso problema per la coltivazione, perché causerà una scarsa ossigenazione del terreno e un drenaggio insufficiente.
  • Marciume radicale. In questo caso le foglie gialle sono il sintomo di una malattia microbica che attacca l’apparato radicale della pianta.
  • Anche le carenze di altri nutrienti essenziali, come il ferro o il magnesio, causano la colorazione gialla delle foglie di marijuana.
Alcune varietà mostrano toni rossastri dopo il lavaggio.
Alcune varietà mostrano toni rossastri dopo il lavaggio.

Soluzioni per le piante di marijuana con foglie gialle

Una volta identificata la causa dell’ingiallimento delle foglie, bisogna agire il più rapidamente possibile.

Di seguito ti indichiamo i passaggi da seguire per risolvere il problema a seconda del punto in cui compaiono le foglie gialle:

Foglie nuove ingiallite

Nelle piante, i nutrienti immobili sono quelli che non vengono facilmente ridistribuiti una volta assorbiti. Ciò significa che interessano principalmente le parti della pianta che stanno crescendo attivamente durante l’assorbimento dei nutrienti.

Ecco alcuni esempi di nutrienti immobili e le parti della pianta solitamente interessate:

  1. Calcio (Ca): colpisce soprattutto le parti in crescita, come gli apici delle radici e i punti di crescita dei germogli.
  2. Boro (B): ha un effetto importante sui punti di crescita e sullo sviluppo di nuovi tessuti, compresa la formazione di fiori e frutti.
  3. Ferro (Fe): può interessare le foglie giovani, poiché il ferro immobile riguarda le parti più nuove della pianta.
  4. Manganese (Mn): la carenza può influire sulle parti in crescita, come le punte dei germogli e le foglie giovani.

I nutrienti immobili sono fondamentali per diverse funzioni della pianta e le carenze possono manifestarsi soprattutto nelle parti più recenti e attive della crescita. Per risolverle, è essenziale applicare fertilizzanti bilanciati per correggere eventuali problemi legati al substrato o all’acqua di irrigazione.

Assicurati anche di fornire alle piante la luce necessaria, per consentire loro di svolgere correttamente la fotosintesi.

Controlla quanto cloro è presente nell’acqua, perché una quantità eccessiva può causare la clorosi ferrica e, soprattutto, non eccedere nell’irrigazione.

Ingiallimenti sulle punte delle foglie

Per affrontare questo problema, è importante individuare la causa specifica.

Regola i livelli di nutrienti, poiché un eccesso di fertilizzanti tende a manifestarsi inizialmente con bruciature sulle foglie.

Controllare e regolare il pH, controllare la qualità dell’acqua e fornire le giuste condizioni ambientali sono tutte azioni che possono contribuire a risolvere il problema dell’ingiallimento sulle punte delle foglie.

Ingiallimenti delle foglie alla base della pianta

I nutrienti mobili sono quelli che possono essere facilmente ridistribuiti all’interno della pianta una volta assorbiti. Ciò significa che, in caso di carenza, la pianta può spostare questi nutrienti dalle foglie più vecchie a quelle più giovani per sostenere la crescita. Ecco alcuni esempi di nutrienti mobili e le parti della pianta che spesso risentono della loro carenza:

  1. Azoto (N): una carenza di azoto colpisce prima le foglie più vecchie, poiché la pianta mobilita l’azoto da queste foglie alle parti più giovani.
  2. Fosforo (P): le carenze di fosforo tendono a colpire le foglie più vecchie e, nel caso della fioritura, possono influenzare lo sviluppo dei fiori e dei frutti.
  3. Potassio (K): anche le carenze di potassio possono interessare inizialmente le foglie più vecchie e poi diffondersi alle foglie più giovani.
  4. Magnesio (Mg): la carenza di magnesio si manifesta dapprima nelle foglie più vecchie, poiché il magnesio può essere spostato verso le parti più giovani.

Le carenze di nutrienti mobili si manifestano di solito nelle parti più vecchie della pianta, poiché la pianta preferisce fornisce questi nutrienti alle parti attivamente in crescita. Per correggere queste carenze, è necessario fornire i nutrienti in modo equilibrato e adattare le pratiche di concimazione in base alle esigenze della pianta.

Per quanto riguarda la temperatura, monitora gli intervalli che abbiamo già indicato e applica, se necessario, materiale e strumenti per regolarla.

Macchie gialle sulle foglie

È necessario controllare e, soprattutto, evitare la comparsa di parassiti, quali funghi o roditori. Tieni pulito lo spazio dedicato alla coltivazione e controlla attentamente le piante per individuare in tempo eventuali attacchi.

Consigli per evitare l’ingiallimento delle foglie

Come diciamo sempre noi di Sweet Seeds®, il miglior attacco è una buona prevenzione. Pertanto, trovi di seguito alcuni consigli per evitare la comparsa di foglie gialle sulle tue piante di marijuana.

  • Definisci il tipo di coltivazione che vuoi portare avanti e scegli la giusta genetica da coltivare. Sweet Seeds® si impegna per offrire un catalogo interamente adattato a coltivazioni sia indoor sia outdoor. Adatta e regola l’irrigazione.
  • Assicurati di dare tutte le cure necessarie alle piante per il loro intero ciclo di vita.
  • Definisci molto chiaramente le sostanze nutritive necessarie.
  • Controlla l’esposizione alla luce.
  • Fai attenzione a mantenere i giusti livelli di temperatura e umidità.

Foglie gialle non problematiche

Anche se in questo articolo abbiamo parlato dei problemi che possono causare l’ingiallimento delle piante di marijuana, non sempre questo fatto deve essere motivo di preoccupazione. Le foglie gialle fanno parte del ciclo di vita della cannabis. È normale che le piante perdano le foglie più vecchie, soprattutto nella fase finale della coltivazione.

Ultima fase di fioritura

Nella fase di fioritura, la pianta tende a concentrare la maggior parte delle sue energie nella produzione e nella crescita delle cime. Solitamente, verso la fine della fioritura e l’approssimarsi del raccolto, si verifica un ingiallimento delle foglie, che non indica però alcuna problematica.

La nostra Cream 47® (SWS26) a fine fioritura.
La nostra Cream 47® (SWS26) a fine fioritura, con foglie gialle che indicano l’assenza di fertilizzante nel substrato dopo i lavaggi.

Nelle coltivazioni indoor, è consigliabile rimuovere le foglie morte per evitare l’accumulo di materia organica in decomposizione, che può essere terreno fertile per funghi e agenti patogeni.

Invece di gettare le foglie, prendi in considerazione la possibilità di compostarle. Il compostaggio può essere utile per migliorare la struttura del suolo e fornire naturalmente sostanze nutritive alle piante future. Nella coltivazione all’aperto, è una pratica comune che porta risparmi e grandi benefici.

Dopo il lavaggio delle radici

Anche il lavaggio delle radici verso la fine della fase di fioritura causa un ingiallimento e successiva caduta delle foglie.

Il lavaggio delle radici limita l’apporto di sostanze nutritive, ripulendo il substrato dai sali accumulati e costringendo la pianta a consumare le proprie riserve accumulate nelle foglie, con un effetto positivo sul gusto e sulla qualità delle infiorescenze.

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Sweet Seeds S.L. declina ogni responsabilità relativa all’uso improprio delle informazioni contenute in questo articolo. Coltivare Cannabis potrebbe costituire un reato o un’infrazione amministrativa; consulta la legislazione in materia di Cannabis del tuo luogo di residenza. Sweet Seeds S.L. non intende in alcun modo incitare a pratiche illegali.