Come coltivare la cannabis con il metodo SCROG

Oggi parliamo di una delle tecniche più utili per i coltivatori di cannabis, soprattutto per l’indoor: il metodo SCROG (screen of green). Si tratta di una tecnica che consiste nel guidare la crescita delle piante attraverso una rete orizzontale per creare una chioma uniforme che sfrutta al massimo l’esposizione luminosa e lo spazio. Consente raccolte abbondanti, con una maggiore omogeneità tra tutte le cime rispetto a una coltivazione tradizionale.
Nato nei Paesi Bassi negli anni ‘70-’80 in risposta alla necessità di ottimizzare gli spazi interni, oggi questo metodo si è diffuso grazie alla sua efficienza in locali ridotti ed è usato dai coltivatori in tutto il mondo con risultati eccellenti.
Anche se richiede cure costanti nelle prime fasi, è una tecnica ideale per gli auto-coltivatori che puntano a una resa abbondante e controllata, soprattutto in contesti urbani o discreti.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sulla coltivazione SCROG.
Cosa si intende per metodo SCROG?
Il metodo SCROG è una tecnica per la coltivazione della marijuana che consiste nell’usare una rete o schermo orizzontale per guidare le piante, ottimizzandone la produzione e controllandone l’altezza. Questa rete è spesso in corda plastificata e viene posizionata a una distanza di circa 30-50 cm dal substrato. Man mano che i rami principali crescono vengono intrecciati con cura tra i fori, in orizzontale piuttosto che consentire una crescita verticale, fino a formare un vero e proprio tessuto vegetale.
L’obiettivo di questa tecnica è creare una “copertura verde” uniforme, in cui tutti i germogli ricevono una quantità equilibrata di luce. Poiché la chioma viene mantenuta in orizzontale, la luce vi si distribuisce uniformemente e senza zone d’ombra, il che risulta in una maggiore produzione di cime nella parte superiore e in un minore spreco di energia per i rami bassi e meno produttivi.
Questo sistema consente anche un miglior uso dello spazio indoor e una maggior aerazione tra i rami, riducendo il rischio di funghi. È ideale per coltivatori che cercano efficienza e qualità.
Vantaggi della coltivazione di marijuana con il metodo SCROG
La coltivazione con il metodo SCROG offre vari vantaggi che la rendono una delle tecniche più efficaci per ottimizzare la resa in aree ridotte. Uno dei principali è l’aumento della produzione poiché, distribuendo uniformemente i rami sulla rete, viene stimolato lo sviluppo di più cime nella parte superiore, su cui la luce incide direttamente. È simile alla tecnica SOG (applicata senza la rete), ma sono necessarie meno piante per riempire lo spazio, a costo di investire un po’ più di tempo nella coltivazione.
Inoltre, la coltivazione di cannabis con la tecnica SCROG rende più efficiente la distribuzione della luce, in modo tale che ogni punto della chioma vegetale riceva una quantità equilibrata di energia, il che si traduce in cime più grandi, dense e omogenee.
Inoltre, questo metodo controlla efficacemente l’altezza e la struttura delle piante, consentendo di mantenere la coltivazione ordinata e adattata allo spazio disponibile, utile soprattutto nelle coltivazioni indoor, in cui vi è più altezza, e per piante che hanno una crescita maggiore come le varietà più sativa.
In sintesi, il metodo SCROG ottimizza il potenziale di ogni pianta, migliora la qualità della raccolta e consente una gestione più efficiente del locale di coltivazione.
Come il metodo SCROG applicato alla cannabis
Passiamo a parlare in dettaglio di come applicare questa tecnica alle tue coltivazioni.
Preparazione iniziale del locale di coltivazione
Prima di applicare il metodo SCROG, è indispensabile preparare al meglio lo spazio.
Installa una struttura abbastanza resistente da sopportare una rete, fissata circa 30-50 cm sopra i vasi. La rete una maglia di circa 5-10 cm, per consentire il passaggio dei rami. La struttura complessiva dovrà sopportare la pressione esercitata dai rami man mano che crescono. In alcuni casi viene applicato un doppio SCROG, con una seconda rete superiore per sostenere il peso delle cime.
Scegli varietà con crescita vigorosa e rami flessibili, preferibilmente sativa o ibride. Le varietà indica presentano una minore ramificazione e hanno rami meno maneggevoli. Assicurati di prevedere una buona aerazione, un’illuminazione uniforme e un impianto di irrigazione accessibile, poiché sarà più difficile raggiungere il substrato quando la pianta inizia a espandersi.
Nei sistemi idroponici la crescita è esplosiva, quindi assicurati di poter accedere all’impianto in caso di dover modificare qualcosa.
Manipolazione delle piante con il metodo SCROG
Quando le piante cominciano a crescere, sarà necessario guidare lateralmente i rami principali attraverso la rete. Piuttosto che lasciarli crescere verso l’alto, bisogna piegarli con cura e, se necessario, legarli per spingerli a espandersi in orizzontale. Man mano che nascono i nuovi germogli, anche questi vanno distribuiti attraverso la rete.
In questo modo si forma un manto vegetale omogeneo, in cui tutti i fiori ricevono la stessa quantità di luce. Bisogna continuare a guidare i rami fino a riempire tutta la rete, momento ideale per indurre la fioritura.
Tieni presente che la parte bassa non riceverà luce, per cui sarà necessario potare i rami o i germogli inferiori.
Materiali necessari per coltivare con il metodo SCROG
Non servono grandi quantità di materiali, se non la rete e i supporti per fissarla. Nei box di coltivazione si fissa spesso ai montanti stessi della struttura.
Inoltre, potrebbero servire dei cavetti o pinze delicate per fissare i rami senza danneggiarli, ma non sono necessari. Tieni sempre a portata di mano delle cesoie pulite per potare la parte bassa della pianta.
Come scegliere la rete per lo SCROG
Affinché la coltivazione con il metodo SCROG sia efficace, la rete deve essere resistente, flessibile e con una maglia di circa 5-10 cm, per far passare facilmente i rami. Puoi usare reti di nylon, di corda o di plastica, purché rimangano sempre ben tese.
Esistono delle reti pensate specificamente per lo SCROG, che si adattano ai box di coltivazione e non sono molto care. In coltivazioni all’aperto è possibile usare qualsiasi tipo di supporto. Nell’esempio in foto è mostrata una rete per materassi.
Configurazione dello spazio per lo SCROG
Come abbiamo già detto, prevedi uno spazio sufficiente per eseguire operazioni come potatura o irrigazione. È importante tenere conto anche quanto segue:
Aerazione e controllo del clima
Nelle coltivazioni con il metodo SCROG, un ambiente ben controllato è il segreto del successo. La struttura densa e fitta che si forma può ostacolare il passaggio dell’aria, per cui è fondamentale avere estrattori, ventilatori oscillanti (anche nella parte bassa) e filtri al carbone per evitare accumuli di umidità e prevenire infestazioni o muffe.
La temperatura ideale diurna deve andare da 22 a 26 °C, e l’umidità relativa va regolata in base alla fase di crescita (vegetativa: 60-70%, fioritura: 40-50%).
Un buon flusso d’aria rafforza le piante, migliora la traspirazione e garantisce un ambiente salutare per aumentare al massimo la produzione con il metodo SCROG.
Errori comuni quando si coltiva con il metodo SCROG
Il metodo SCROG può offrire ottimi risultati, ma richiede attenzione e precisione. Uno degli errori più frequenti è la manipolazione errata dei rami, ad esempio quando vengono piegati troppo bruscamente o nel momento sbagliato, rompendoli o frenandone lo sviluppo.
Anche potare troppo o male debilita la pianta e ne limita la produzione di cime. Inoltre, una cattiva distribuzione della luce o un’umidità mal controllata possono favorire la comparsa di funghi e compromettere la qualità della raccolta. Per evitare questi problemi, bisogna osservare lo stato delle piante, agire con cura in ogni fase e mantenere condizioni di coltivazione ottimali.
Eccesso di stress sulle piante
Uno stress eccessivo nella guida dei rami può arrestare la crescita o ridurre la produzione di fiori. Forzare rami rigidi, potare troppo a ridosso della fioritura o un’eccessiva manipolazione possono causare reazioni negative.
Per evitarlo, nelle prime fasi del ciclo vegetativo applica gradualmente un low stress training (LST) con attrezzi puliti e adeguati. Osserva sempre la reazioni della pianta e rispettane i tempi di adattamento. Quando si tratta di stress, meno è meglio.
Tempi e durata del metodo SCROG
Quanto impiega una coltivazione con il metodo SCROG? Lo SCROG richiede un po’ più di tempo rispetto alle coltivazioni tradizionali, ma la ricompensa è spesso maggiore. In media, dalla germinazione alla raccolta si impiegano da 12 a 16 settimane, a seconda della varietà e dell’ambiente di coltivazione.
La fase vegetativa è più lunga per consentire alle piante di riempire completamente la rete, il che può impiegare tra 4 e 8 settimane. Una volta coperta la rete, è possibile cambiare il fotoperiodo per entrare in fioritura, che a sua volta dura tra 8 e 10 settimane per la maggior parte dei ceppi. Le sativa tendono a richiedere più tempo, mentre le indica sono spesso più veloci. Le sativa possono essere impostate direttamente a 12 ore sin dall’inizio, per risparmiare tempo.
Le piante autofiorenti potrebbero richiedere una settimana in più rispetto alle coltivazioni normali. Ma tieni presente che con le piante automatiche avrai meno tempo a disposizione per “allenare” i rami, per cui consigliamo di effettuare una potatura apicale prima di applicare la tecnica dello SCROG, per avere più rami a coprire lo spazio.
Fattori che influiscono sui tempi di coltivazione
Anche fattori quali potenza luminosa, temperatura, umidità o salute generale delle piante influiscono sul ritmo di crescita. Non serve a niente applicare questa tecnica su piante poco salutari o nel momento sbagliato.
Va notato che non è una tecnica difficile purché si abbiano delle conoscenze sulla coltivazione della marijuana. Se ancora non ti è ben chiara la concimazione o se non sai bene come orientare i rami senza farli rompere, forse è meglio esercitarsi con tecniche più semplici prima di imbarcarsi in uno SCROG.
Anche se il metodo SCROG può richiedere più giorni, la sua efficienza e i risultati valgono l’attesa.
Vale la pena applicare il metodo SCROG alla cannabis?
Il metodo SCROG è una scelta eccellente per i coltivatori che cercano la massima resa con poche piante, soprattutto in spazi ridotti. A differenza del metodo SOG (sea of green), che usa molte piante piccole per avere una raccolta veloce, lo SCROG punta a sfruttare al massimo ogni esemplare, manipolandone i rami per formare una chioma uniforme e produttiva. Con una sola pianta puoi riempire un intero box di coltivazione.
Tra i suoi vantaggi troviamo lo sfruttamento ottimale della luce, il controllo totale sull’altezza e una migliore circolazione dell’aria, con un minor rischio di parassiti e funghi. Tuttavia, non è ideale per chi cerca risultati rapidi, poiché richiede più tempo in fase vegetativa e cure costanti.
Il metodo SCROG è particolarmente vantaggioso in coltivazioni indoor con limiti legali al numero di piante o in spazi ridotti, in cui ogni centimetro conta. Con pazienza, cura dei dettagli e predilezione per la qualità piuttosto che velocità, è una tecnica molto utile.
Scopri i migliori semi di marijuana per la coltivazione con metodo SCROG!
Ti ringraziamo per aver letto questo articolo e ti invitiamo a conoscere le migliori varietà di semi di marijuana di Sweet Seeds®, perfette per la coltivazione con il metodo SCROG.
Tra queste si trovano alcune delle novità 2025 come Mental Rainbow F1 Fast Version® (SWS118) e Pineapple Slush XL Auto® (SWS114). Nel nostro catalogo troverai anche cultivar come Red Mandarine F1 Fast Version® (SWS79), Gorilla Girl® (SWS74) e la meravigliosa Crystal Candy F1 Fast Version® (SWS73) che rispondono molto bene a questa tecnica.
Ci vediamo nel prossimo articolo!
Dolci raccolte
Sweet Seeds S.L. non è responsabile dell’uso improprio delle informazioni contenute in questo articolo. La coltivazione di cannabis potrebbe costituire un reato penale o un’infrazione amministrativa; consulta la legislazione in materia di cannabis del tuo luogo di residenza. Sweet Seeds S.L. non intende in alcun modo incitare a pratiche illegali.



